lunedì 24 novembre 2008

Inceneritore (di Forli) ed associazione Clandestino

Intervista realizzata dalla redazione de "Il Consapevole" a Raffaella Pirini presidente dell'Associazione Clandestino di Forli

Raffaella, ci dai un aggiornamento sulla battaglia contro la costruzione dell’inceneritore Mengozzi di Forlì. A che punto siamo, dove siamo arrivati?

Siamo arrivati a un punto cruciale, perché dovrebbe essere stata concessa in questi giorni l’autorizzazione integrata ambientale per il nuovo inceneritore e quindi dovrebbero essere pronti per partire con l’attività. Ancora però non sappiamo niente, siamo in una fase di stallo da quel punto di vista. Noi come Associazione continuiamo a lottare anche portando avanti azioni di sensibilizzazione della cittadinanza, stiamo continuando a portare avanti la catena del digiuno, infatti oggi digiuno io, qui al convegno, domani lo farà Michela Anagni. Andiamo avanti e tutti i giorni oltre a digiunare avvertiamo anche gli amministratori che da più di un anno ci sono persone che scelgono di digiunare perché sono contrarie a questa scelta. Si continua a far pressione per chiedere il porta a porta, anche perché ultimamente sono saltati fuori abbastanza annunci di allargamento di questa pratica da parte della Provincia, quando sappiamo benissimo che il porta a porta è stato avversato fin da quando l’abbiamo proposto. Di tempo ne è passato e di possibilità per mettere in atto il porta a porta ce ne sarebbero state parecchie. Il problema è che facendo il porta a porta si toglie il carburante all’inceneritore e quello che devono far partire è tre volte più grosso dell’altro, quindi, sicuramente il porta a porta non verrà attuato su tutto il territorio.
Per quanto riguarda la lotta specifica contro l’inceneritore una cosa che sembra sia stata concessa è lo smantellamento del precedente, ma noi continuiamo a dire che ci crederemo finché non lo vedremo con i nostri occhi.

Nonostante in questi anni la vostra voce si sia fatta sentire con forza, perché le amministrazioni non vi hanno mai ascoltato? Che interessi ci sono?

Dipende dal fatto che Hera (la multi utility che in Romagna di occupa della raccolta e della gestione dei rifiuti, ndr) ha voce in capitolo: non ci sono altre spiegazioni possibili. Non c’è nessun amministratore che non sia in grado di leggere, ascoltare e documentarsi sulle proposte che abbiamo portato avanti e che sono di una semplicità disarmante. Sono 15 anni che in Veneto usano il porta a porta e non hanno fatto ampliamenti agli inceneritori esistenti. Il fatto di non volerlo fare si collega alla decisione di Hera di investire 60 milioni di euro in un inceneritore per guadagnare in maniera impropria , per quanto consentito dalla legge, con la produzione di energia elettrica dai rifiuti: siamo l’unico paese al mondo che considera i rifiuti una fonte rinnovabile per la produzione di energia, noi destiniamo una parte dei soldi della nostra bolletta dell’ENEL per le fonti rinnovabili, denaro che, per la maggior parte, viene destinato a chi produce energia usando i rifiuti. È una situazione anomala, come lo è tutto il resto, perché l’informazione viene canalizzata in certi modi per piegare la coscienza della gente che deve essere riportata al fatto che l’unica cosa che salva il mondo sono gli inceneritori.In seguito alla questione di Napoli è passato tantissime volte in TV il messaggio che noi eravamo degli spreconi perché portavamo la nostra immondizia in Germania dove bruciavano le eco balle. Poi è uscita un’ANSA di un amministratore della Sassonia che spiegava che loro non bruciano assolutamente, non ci pensano neanche a bruciare le eco balle: prima le separano, lavorano il materiale recuperando il possibile e solo al termine di questo processo, dopo avere scartato i rifiuti pericolosi, se non possono fare altro allora sì, il rifiuto va a finire all’inceneritore, ma prima le eco balle vengono smembrate e lavorate. Questa notizia, un’ANSA, nessuno l’ha data. Questa è prova della manipolazione dell’informazione: ci sono dei gruppi di potere, in Italia, ma anche in Europa, che vogliono guadagnare in maniera esorbitante dal rifiuto.Noi invece cerchiamo di portare come esempio l’attività dei consorzi, dove il rifiuto può diventare una risorsa ma in altra maniera.
Ricordiamo sempre il Centro riciclo vedelago dove un’imprenditrice ha brevettato un impianto che separa quello che nella raccolta differenziata non è già totalmente a posto, e poi c’è anche la possibilità di recuperare dall’indifferenziato, e se proprio non si può recuperare niente, si produce – con un procedimento di estrusione, senza emettere sostanze nocive per l’ambiente – un granulato di plastica che può essere usato nell’edilizia ed è veramente inerte.
Il rifiuto, seguendo il paradigma della decrescita, deve essere recuperato il più possibile, bisognerebbe tendere al rifiuto zero e ci si può anche arrivare: ci sono delle città enormi in America che ci sono arrivate, ma qui da noi è un concetto utopistico, perché, ripeto,ci sono interessi economici che dettano le regole del gioco.
Le amministrazioni delle piccole città sono in grado di prendere in mano la situazione con più forza e di dare vita a situazioni virtuose: l’esempio vicino a noi è Forlimpopoli dove il porta a porta funziona – anche se gli amministratori si sono visti mettere i bastoni fra le ruote da Hera prima con un progetto carente sotto molti aspetti, poi perfezionato, ma che può essere ancora rivisto e migliorato. Hera continua a dire che il porta a porta costa molto di più: in realtà, nelle regioni e nelle città dove si sta facendo il porta a porta non ci sono ricarichi per un aumento dei prezzi, quindi basterebbe andare a vedere i conti di queste amministrazioni(*) .

n.d.r.
(*)Vedi ad esempio il Consorzio Priula dove la spesa media è di 160 euro a famiglia

giovedì 20 novembre 2008

Raccolta differenziata:approfondimenti

CARTA

L'ORGANICO

VETRO E LATTINE

LA PLASTICA

mercoledì 19 novembre 2008

In riviera la raccolta differenziata aumenta, ma stenta in estate

Dal sito del Comune di Misano

Nel 2008 ha segnato importanti miglioramenti e nello stesso tempo difficoltà nell’affrontare la raccolta differenziata. Rispetto agli anni precedenti (2005 il 15,5%, 2006 il 23,6%, 2007 il 31,1,%) nei primi mesi dell’anno, grazie agli sforzi fatti e alla risposta dei cittadini di Misano, abbiamo raggiunto il 45%.di RD. Con l’avvicinarsi dell’estate la differenziata ha avuto una diminuzione segnando un 37,71% medio (da gennaio a luglio ’08), valore che mostra la difficoltà a far decollare la Rd in estate.

Un problema che si riscontra lungo tutta la riviera dove oltre alle problematiche per la Rd porta a porta negli alberghi e nelle attività di ristorazione nella zona a mare della ferrovia, si notano grossi problemi per le seconde case e appartamenti in affitto a turisti. Con la fine della stagione è probabile che i valori di Rd tornino a salire per arrivare nel 2008 al 40% medio e di superare nell’ultimo trimestre il 45% come stabilito dal piano provinciale dei rifiuti. Questi dati ci fanno capire come l’impegno dei cittadini di Misano rischi di non essere sufficiente se non supportato da altri interventi. Continuo a credere che il metodo migliore per incentivare la raccolta differenziata sia ottenere una tariffa diversificata da cittadino a cittadino che faccia pagare in proporzione alla quantità di rifiuto indifferenziato prodotto. Un sistema puntuale che Hera ha proposto nel Comune di Poggio Berni.Un sistema basato sui cassonetti stradali a cui è stato applicato un meccanismo di apertura con una chiave elettronica personalizzata per singola utenza e che pesa il rifiuto prodotto ad ogni immissione. A questo si dovrebbe aggiungere un Led nei vari cassonetti, collegato alla centrale operativa di Hera, che segnali quando il cassonetto è pieno. Così facendo si riducono sia le spese di gestione sia le emissioni di polveri sottili, in quanto i camion di Hera circolerebbero per svuotare solo i cassonetti pieni e non tutti, anche se sono mezzo vuoti, come avviene adesso. Ritengo quindi che il sistema attuale, basato sulla volontarietà e sulla tassa calcolata solo sulla dimensione dell’appartamento e dell'attività, debba essere superato. L’altro punto dolente riguarda l’abbandono dei rifiuti ingombranti nelle aree pubbliche e private e vicino ai cassonetti. Comportamenti incivili che devono finire. Hera ha attivato un servizio per il ritiro gratuito a domicilio dei materiali ingombranti e degli scarti di giardinaggio (numero verde 800.999.500) e sono previste multe salate per chi non si adegua. Inoltre è possibile rivolgersi al centro ambiente di via Larga.
Adriano Torsani, Assessore all’Ambiente

venerdì 14 novembre 2008

martedì 11 novembre 2008

Hera:tariffe destinate ad aumentare

CORRIERE ROMAGNA 11/11/2008

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CONSORZIO INTERCOMUNALE PRIULA:105.000 utenze e 238.000 abitanti.RACCOLTA PORTA A PORTA SENZA INCENERITORE.
Una famiglia servita dal consorzio sta pagando una quota fissa di 79,74 € un quota variabile media di 88,83 € = 168.57 €

- Brochure del consorzio


A NOI INVECE LA TARIFFA AUMENTA PERCHE' DOBBIAMO COSTRUIRE IL QUARTO FORNO..

lunedì 10 novembre 2008

venerdì 7 novembre 2008

Comuni ricicloni:vince santarcangelo

Santarcanzùl al 44% per quest’anno batte tutti..!Seguono San Giovanni in Marignano al 39% e Ravaiopoli al 38%


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mercoledì 5 novembre 2008

ECOMONDO 2008

Ecomondo 2008

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UN AMBIENTE SOSTENIBILE, SOLIDALE ED ETICO
Parole chiave:
Ecomondo 2008 “verso la cultura della responsabilità tra ambiente, tecnica ed etica”
Verso una Europa dei Recuperi: una economia per l’ambiente nei settori produttivi e
nei servizi
“Reclaim expò”: nuovi approcci verso una pianificazione nella bonifica dei siti
“Oro Blu”: per un adeguamento all’uso intensivo delle acque
“La formazione culturale e scientifica come chiave di apertura nelle nuove sfide
Verso la cultura della Responsabilità tra Ambiente, Tecnica, Etica.

Le strategie che fanno riferimento allo Sviluppo, Sostenibilità Ambientale, Economica e di Accettabilità Sociale ormai intervengono ripensando alle procedure di ordine sociale, giuridico,politico, economico e tendono ad evitare o limitare le varie, e talvolta gravi, emergenze con evidenti segni di crisi che stanno caratterizzando questo periodo.
La cultura della Responsabilità tiene conto dell'ormai vasto processo reattivo che si è nel tempo strutturato per stimolare un generale ripensamento nei modelli di sviluppo, ed allo stesso tempo, ricorrendo ai comportamenti individuali e collettivi con apporti e competenze sempre più indirizzate ad un comune sentire.
Gli elementi che spingono nelle diverse direzioni Ecomondo 2008 sia per mission che per tradizione sono: le innovazioni tecnologiche, il cogliere gli aspetti emergenti e le problematiche ambientali in senso globale, le specificità che il paese o le regioni o i territori manifestano nel contesto di riferimento europeo, seguire la cultura ambientale e tutte le sue manifestate applicazioni dalla corretta informazione alla formazione avanzata.In questo percorso ci dovrà essere sempre un raccordo tra i settori commerciali emergenti,supportati da eventi adeguati ed interagenti con le esigenze degli espositori.


- Programma completo Ecomondo 2008

Date
Dal 05 all’ 08 Novembre 2008.

Orari di apertura
Espositori ed operatori professionali: tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.00, sabato sino alle 17.00
Ingresso
Ingresso intero € 15,00
Ingresso bambini 0-6 € 0,00
Abbonamento intero 2 giorni € 25,00
Ingresso Convegni supplemento € 10,00 al giorno

INGRESSO SCONTATO ALLA MANIFESTAZIONE:
Ingresso valido 1 giorno ridotto € 5,00 anzichè € 15,00
Ingresso bambini 0-6 GRATUITO
Ingresso Scuole dai 6 ai 18 anni € 2,00 anzichè € 15,00
(Universitari con presentazione libretto)

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Come arrivare:
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Raccolta differenziata a domicilio

Corriere Romagna 4/11/2008

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