Abbiamo ricevuto oggi conferma che l'iter burocratico per il rilascio dell'AIA(autorizzazione integrata ambientale),rilasciata dalla provinvia di Rimini per la costruzione del quarto forno dell'inceneritore è giunto al termine e sarà a giorni ufficializzato e comunicato ai vari organi competenti.
Questa autorizzazione non ha minimamente tenuto conto delle innumerevoli proposte alternative fatte da vari comitati cittadini.Sono stati cercati e studiati i più avanzati sistemi tecnologici sostitutivi all'incenerimento tra cui la separazione a freddo dei rifiuti ,scoprendo che ad un quinto del prezzo otteniamo lo stesso risultato senza avvelenarci.Abbiamo appreso che in zone di Italia ci sono consorzi che servono 300.000 utenze con un servizio di porta a porta che costa il 30% in meno della nostra tassa rifiuti mente Hera per il medesimo sevizio vorrebbe aumentarla.E pure che il piano dei rifiuti non rispetta le leggi vigenti che collocano lo smaltimento da combustione all'ultimo posto e come ultima soluzione.
Tutto questo è stato fatto osservare e proposto alle varie amministrazioni ed in primis alla provincia ma abbiamo ricevuto al massimo un rigraziamento per l'ottimo lavoro da orecchie sorde perchè non volevano sentire.
La giornata di lunedi ha segnato inoltre un passaggio significativo di questa vicenda,con il Rab,lo strumento creato da Hera per interfacciarsi con il cittadino e dare garanzie di trasparenza che vota contro Hera stessa, rea di non aver tenuto conto di tutto ciò.
Partiremo dal ricorso al Tar,in cui alcuni comitati si stanno spendendo in maniera particolare ed efficace mentre altri stanno già lavorando per rilanciare un piano reale di mobilitazione che riaffermi la centralità del territorio e dell’ambiente.Loro non si fermeranno,noi neppure.
mercoledì 11 febbraio 2009
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