martedì 26 agosto 2008

Inceneritore: nanopatologie e abusi di potere

Inceneritore: nanopatologie e abusi di potere
interviste e documenti di approfondimento
Global Project Rimini - Martedì 14 febbraio 2006


Nel corso di questi ultimi mesi, si è animato un dibattito a livello territoriale sulla questione dell’inceneritore di Coriano, un Comune della Provincia di Rimini. E’ in via di realizzazione un progetto, promosso da Hera S.p.a, per la sua ristrutturazione che prevede la realizzazione di un quarto forno, più specificatamente di un termovalorizzatore. Quest’ultimo rispetto ai precedenti inceneritori è più nocivo per l’ambiente e la salute, poiché produce una quantità notevole di nanoparticelle e tossine che si disperdono nell’aria. Abbiamo approfondito l’argomento con Alex di Greenpeace.

INTERVISTA AD ALEX(GREENPEACE)


Le amministrazioni locali, socie fondatori di Hera S.p.a., hanno appoggiato la linea dell’azienda, sostenendo che il nuovo impianto è necessario per soddisfare lo smaltimento dei rifiuti della provincia riminese, quando invece, attualmente il "vecchio" inceneritore smaltisce già grosse quantità di materiali provenienti anche da altri territori. La realizzazione del nuovo termovalorizzatore comporterebbe dei grossi guadagni per la società Hera S.p.a., società nata da un’ingente operazione di integrazione realizzata nel settore delle local utility. Hera è nata, infatti, dall’unione di dodici imprese del settore, presenti in ben 6 province emilano-romagnole. Tuttavia alcuni amministratori hanno dissentito da questa linea, e dall’ennesima prevaricazione di chi governa questi territori senza coinvolgere i cittadini che li abitano. Ne abbiamo parlato con l’Assessore all’Ambiente e alla Partecipazione del Comune di Riccione, Mario Galasso (Verdi).


INTERVISTA ALL'ASSESSORE ALL'AMBIENTE DI RICCIONE GALASSO

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