da Carlino Rimini 27/07/2008
Cinque impianti di separazione dei rifiuti a freddo darebbero la possibilità di non creare la nuova linea dell'inceneritore.
E’ quanto sostiene uno studio messo a punto dal Comitato "Riccione per l'energia pulita" che, attraverso un esame della composizione dei rifiuti, mostra come sia possibile separarli in impianti diversi a seconda della loro natura.
Così i rifiuti stradali (circa 6000 tonnellate) non sono più mandati in discarica come ora ma separati per ricavarne materiali da vendere; il rifiuto secco (circa 54.000 tonnellate) come carta e plastica sono divisi attraverso impianti dotati di lettori ottici ed altri macchinari; il rifiuto umido raccolto in modo indifferenziato (circa 50.000 tonnellate) può essere separato attraverso un vaglio con dischi esagonali e successivamente inviato in un impianto che lo trasforma in materiale inerte (biostabilizzazione). Non emanando più cattivi odori può essere utilizzato per coperture di discariche. Ma volendo, c'è anche un impianto che attraverso un processo di digestione anaerobica degli scarti di cucina e dei rifiuti organici in genere li trasforma in biogas e compost di qualità. E' operativo in Svizzera, poco lontano da noi. Varrebbe proprio la pena di andare a farci una visita. Ormai dei rifiuti non si butta via più nulla.
domenica 27 luglio 2008
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