martedì 28 ottobre 2008
RIfiuto RIduco E RIciclo:sabato 25 ottobre 2008 -- Interviste
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No inceneritore Raibano
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lunedì 27 ottobre 2008
RIfiuto RIduco E RIciclo:sabato 25 ottobre 2008 Intervento della Professoressa Gentilini
http://www.ustream.tv/recorded/815104
venerdì 24 ottobre 2008
giovedì 23 ottobre 2008
Riccione:negati agli alberghi gli sconti sui rifiuti
Da:Il Resto del Carlino
23/10/2008
GLI ALBERGHI di Riccione, che per primi in Italia si sono fregiati del marchio Ecotel, anche per la raccolta differenziata, non otterranno lo sconto del 10 per cento sui rifiuti, concordato con Hera, ma solo mobiletti per i piani. La multiutility, intanto, ha ‘tagliato’ la bolletta a 61 strutture ricettive dell’Emilia Romagna, ubicate nei comuni che hanno fatto il passaggio da tassa a tariffa. Operazione che a Riccione viene promessa dal 1998. Durissimo l’attacco sferrato da Legambiente Turismo al Comune di Riccione, accusato di rifiutare le agevolazioni previste da una delibera di otto anni fa(*), con conseguenti danni economici. Così l’associazione, presieduta da Luigi Rambelli ha scritto al presidente dell’Aia Bruno Bianchini, nonché agli operatori aderenti al progetto «Albergo raccomandato per l’impegno in difesa dell'ambiente», mettendo a disposizione, gratis, il suoi avvocati.
TRA GLI ALBERGHI che in Emilia Romagna hanno ricevuto lo sconto ne figurano 13 a Ferrara, uno di Bagnacallo, 3 a Bagno di Romagna, 8 a Cesenatico, uno di Gatteo Mare, 2 a San Mauro Pascoli, 8 a Cervia, 5 a Ravenna e 20 a Rimini. Si tratta di strutture monitorate, come quelle di Riccione. «Nei Comuni dove si è pasati alla tariffa _ sottolinea Legambiente _ a riscuotere le somme è l’azienda di raccolta che può applicare direttamente lo sconto. Purtroppo in altre città, come Riccione, dov’è ancora in vigore la vecchia tassa, le somme sono raccolte dai Comuni che poi pagano ad Hera il servizio».
E QUESTO fa la differenza, perché il sistema della tassazione rende difficile, o meglio impossibile, il conteggio dello sconto. Occorre trovare il sistema idoneo. Ma ad ogni sollecitazione, pare che gli amministratori comunali abbiano risposto picche. «La posizione del Comune di Riccione, che non applica una propria delibera è del tutto immotivata _ tuona il presidente Rambelli _ . Crea danno alle aziende che hanno dimostrato di avere diritto a un sconto definito. La posizione del Comune è tanto più assurda in quanto la delibera fu assunta anche in relazione al riconoscimento «città sostenibile» con premio in denaro, ricevuto otto anni fa, proprio per sostenere le iniziative ambientali. Siamo disponibili a supportare eventuali azioni legali degli albergatori danneggiati, dirette a ottenere dal Comune il rispetto degli impegni assunti, anche mettendo a disposizione gratuitamente il nostro ufficio legale».
Nives Concolino
(*)Delibera del Consiglio Comunale del Comune di Riccione n. 14 del 31/01/2000
art. 15 punto C
23/10/2008
GLI ALBERGHI di Riccione, che per primi in Italia si sono fregiati del marchio Ecotel, anche per la raccolta differenziata, non otterranno lo sconto del 10 per cento sui rifiuti, concordato con Hera, ma solo mobiletti per i piani. La multiutility, intanto, ha ‘tagliato’ la bolletta a 61 strutture ricettive dell’Emilia Romagna, ubicate nei comuni che hanno fatto il passaggio da tassa a tariffa. Operazione che a Riccione viene promessa dal 1998. Durissimo l’attacco sferrato da Legambiente Turismo al Comune di Riccione, accusato di rifiutare le agevolazioni previste da una delibera di otto anni fa(*), con conseguenti danni economici. Così l’associazione, presieduta da Luigi Rambelli ha scritto al presidente dell’Aia Bruno Bianchini, nonché agli operatori aderenti al progetto «Albergo raccomandato per l’impegno in difesa dell'ambiente», mettendo a disposizione, gratis, il suoi avvocati.
TRA GLI ALBERGHI che in Emilia Romagna hanno ricevuto lo sconto ne figurano 13 a Ferrara, uno di Bagnacallo, 3 a Bagno di Romagna, 8 a Cesenatico, uno di Gatteo Mare, 2 a San Mauro Pascoli, 8 a Cervia, 5 a Ravenna e 20 a Rimini. Si tratta di strutture monitorate, come quelle di Riccione. «Nei Comuni dove si è pasati alla tariffa _ sottolinea Legambiente _ a riscuotere le somme è l’azienda di raccolta che può applicare direttamente lo sconto. Purtroppo in altre città, come Riccione, dov’è ancora in vigore la vecchia tassa, le somme sono raccolte dai Comuni che poi pagano ad Hera il servizio».
E QUESTO fa la differenza, perché il sistema della tassazione rende difficile, o meglio impossibile, il conteggio dello sconto. Occorre trovare il sistema idoneo. Ma ad ogni sollecitazione, pare che gli amministratori comunali abbiano risposto picche. «La posizione del Comune di Riccione, che non applica una propria delibera è del tutto immotivata _ tuona il presidente Rambelli _ . Crea danno alle aziende che hanno dimostrato di avere diritto a un sconto definito. La posizione del Comune è tanto più assurda in quanto la delibera fu assunta anche in relazione al riconoscimento «città sostenibile» con premio in denaro, ricevuto otto anni fa, proprio per sostenere le iniziative ambientali. Siamo disponibili a supportare eventuali azioni legali degli albergatori danneggiati, dirette a ottenere dal Comune il rispetto degli impegni assunti, anche mettendo a disposizione gratuitamente il nostro ufficio legale».
Nives Concolino
(*)Delibera del Consiglio Comunale del Comune di Riccione n. 14 del 31/01/2000
art. 15 punto C
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No inceneritore Raibano
mercoledì 22 ottobre 2008
Bloccare l'inceneritore:Verdi e SD pongono i paletti per l'accordo
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No inceneritore Raibano
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Termovalorizzatore di Modena:piu malformazioni per i nascituri
28 Settembre 2008
Una recente ricerca del Dipartimento di Scienze di sanità pubblica dell' Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, ha evidenziato come vi sia un aumento delle malformazioni congenite nei nascituri attorno al termovalorizzatore Hera di Modena nel periodo 2003-2006
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18824255
- Documento completo(in inglese)
Una recente ricerca del Dipartimento di Scienze di sanità pubblica dell' Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, ha evidenziato come vi sia un aumento delle malformazioni congenite nei nascituri attorno al termovalorizzatore Hera di Modena nel periodo 2003-2006
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18824255
- Documento completo(in inglese)
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martedì 21 ottobre 2008
Ecoparc 2 : TMB da 240.000 tonnellate all'anno
L'impianto di trattamento meccanico biologico Ecoparc 2 Montcada è ubicato in Catalogna
Capacità di trattamento: 240.000 tonnellate/anno
Produzione di biogas 12,6 milioni di m3/anno
Con la produzione di biogas Hera non perderebbe neppure l'amato finanziamento dai Cip6
- Scheda dell'impianto(in spagnolo)
I maggiori impianti di TMB europei sono:
Madrid 480.000 t/anno
Barcellona (Ecoparc I) 300.000 t/anno
Caivano 270.000 t/anno
Barcellona (Ecoparc II) 265.000 t/anno
Groningen(Olanda) 230.000 t/anno
Friesland(Olanda) 220.000 t/anno
Léon 217.000 t/anno
Valladolid 210.000 t/anno
Cadice 210.000 t/anno
Neuss(germania) 206.000 t/anno
Fonte: Juniper database
lunedì 20 ottobre 2008
La parola ai medici senza conflitto
--Il Prof. Federico Valerio, chimico ambientale dell'Istituto Tumori di Genova, spiega perchè l'incenerimento è in assoluto la peggiore delle risposte al problema rifiuti, indicando delle alternative economicamente vantaggiose ed ecologicamente sostenibili.
--Un anno fa i medici francesi su Le Monde hanno chiesto l'abolizione dell'incenerimento dei rifuti
- Vai all'articolo
--Gia pubblicato sul Blog ma val la pena ripetere..studio fatto a Coriano sull'aumento tumori ed altre gravi patologia a 3.5 km dall'inceneritore
Documento completo
--Uno studio dei professori Paolo Zambon (Università di Padova), Paolo Ricci (Asl Mantova), Alessandro Casula (Università di Milano)
La Provincia di Venezia ha subito un massiccio inquinamento atmosferico da sostanze diossino-simili rilasciate dagli inceneritori, soprattutto nel periodo 1972-1986;
nella popolazione esaminata risulta un significativo eccesso di rischio di sarcoma correlato sia alla durata che all'intensità dell'esposizione;
il rischio appare particolarmente concentrato nei comuni di Stra, Vigonovo e Fiesso d'Artico che vengono interessati dai venti prevalenti di Nord Ovest
- Interrogazione parlamentare di Cacciari
--Un anno fa i medici francesi su Le Monde hanno chiesto l'abolizione dell'incenerimento dei rifuti
- Vai all'articolo
--Gia pubblicato sul Blog ma val la pena ripetere..studio fatto a Coriano sull'aumento tumori ed altre gravi patologia a 3.5 km dall'inceneritore
Documento completo
--Uno studio dei professori Paolo Zambon (Università di Padova), Paolo Ricci (Asl Mantova), Alessandro Casula (Università di Milano)
La Provincia di Venezia ha subito un massiccio inquinamento atmosferico da sostanze diossino-simili rilasciate dagli inceneritori, soprattutto nel periodo 1972-1986;
nella popolazione esaminata risulta un significativo eccesso di rischio di sarcoma correlato sia alla durata che all'intensità dell'esposizione;
il rischio appare particolarmente concentrato nei comuni di Stra, Vigonovo e Fiesso d'Artico che vengono interessati dai venti prevalenti di Nord Ovest
- Interrogazione parlamentare di Cacciari
Capannori,nel 2020 sarà Comune a "Rifiuti Zero"
Alessio Ciacci,assessore all'ambiente del Comune di Capannori ,45.000 abitanti(circa quanti ne ha Riccione),arrivato all'82% di raccolta differenziata, spiega come raggiungeranno l'obbiettivo del 100% nel 2020:
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No inceneritore Raibano
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venerdì 17 ottobre 2008
giovedì 16 ottobre 2008
Diossine nel latte e nell’aria di Brescia e inceneritore Asm A2A
Brescia è nota per il “caso Caffaro”, il più grave inquinamento da diossine e PCB all’interno di
una città, più precisamente nella porzione sud-ovest.
Recentemente, al di fuori del “sito inquinato di interesse nazionale Brescia - Caffaro”, nella
porzione sud-est di Brescia, sta emergendo una contaminazione da diossine e PCB, diversa da
quella del “caso Caffaro”, ma comunque preoccupante, in aree che circondano a corona
l’inceneritore Asm-A2A: ma secondo alcuni questo impianto andrebbe assolto “a priori”..continua
- Dossier completo
una città, più precisamente nella porzione sud-ovest.
Recentemente, al di fuori del “sito inquinato di interesse nazionale Brescia - Caffaro”, nella
porzione sud-est di Brescia, sta emergendo una contaminazione da diossine e PCB, diversa da
quella del “caso Caffaro”, ma comunque preoccupante, in aree che circondano a corona
l’inceneritore Asm-A2A: ma secondo alcuni questo impianto andrebbe assolto “a priori”..continua
- Dossier completo
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No inceneritore Raibano
lunedì 13 ottobre 2008
Scacco alla nuova linea dell'inceneritore in due mosse
SCACCO ALLA NUOVA LINEA DELL'INCENERITORE IN DUE MOSSE
1) Basterebbe estendere almeno ai comuni più grossi di tutta la Provincia la sperimentazione del porta a porta fatta da Hera a Santa Giustina, che ha raggiunto l'obiettivo del 65-70% di raccolta differenziata, e in due anni avremmo gli stessi risultati su gran parte del territorio provinciale.
2) L'altra azione che sicuramente permette di evitare la costruzione del nuovo inceneritore risparmiando più di 50 milioni di euro è la ristrutturazione immediata dell'esistente impianto di separazione del rifiuto secco chiamato AKRON, ammodernamento peraltro previsto al punto 2.3.2.6 della sezione "rifiuti urbani" del Piano provinciale dei rifiuti. Anche nei preliminari del Piano provinciale dei rifiuti, che alleghiamo al presente comunicato, era previsto questo impianto. Senza contare che la Regione Emilia Romagna nelle osservazioni al Piano dei rifiuti aveva chiesto alla nostra Provincia di inserire un impianto di separazione del secco da 130.000 tonnellate.(vedi punto 2.16 dell'allegata delibera) Se questa prescrizione della Regione, finalizzata alla separazione dei materiali da avviare al riciclaggio fosse stata accolta, ora sarebbe di gran lunga inferiore il flusso inquinante dei numerosi camion che portano i nostri rifiuti in discarica a Sogliano. Noi stessi, a ragion veduta, in occasione della presentazione dei PTCP a Misano, avevamo chiesto al Presidente Fabbri di predisporre un impianto di separazione del secco prima di far abbattere le due linee dell'inceneritore più vecchie, ma la nostra richiesta non è stata presa in considerazione. E adesso mentre il consigliere provinciale Lino Gobbi vuol farci credere senza motivo che dobbiamo aspettare il dopo elezioni per ottenere ciò che un'amministrazione provinciale attenta all'ambiente avrebbe dovuto mettere al primo posto, noi sappiamo che Hera ha già messo a disposizione la sua parte di contributo per l'ammodernamento di AKRON. Manca solo quelli dei comuni. Il consigliere Gobbi si è forse dimenticato che abbiamo illustrato alla quinta commissione della Provincia da lui presieduta le tecnologie alternative all'incenerimento(TMB) prima che fosse stato votato il Piano dei rifiuti?
Non permetteremo a nessun partito di strumentalizzare per propaganda elettorale le proposte se prima non ci sarà garantito che la nuova linea dell'inceneritore non sarà costruita.
Comitato Riccione per l'energia pulita, Grillipensanti Rimini, Laboratorio sociale Paz,Associazione Rifiuti Zero
1) Basterebbe estendere almeno ai comuni più grossi di tutta la Provincia la sperimentazione del porta a porta fatta da Hera a Santa Giustina, che ha raggiunto l'obiettivo del 65-70% di raccolta differenziata, e in due anni avremmo gli stessi risultati su gran parte del territorio provinciale.
2) L'altra azione che sicuramente permette di evitare la costruzione del nuovo inceneritore risparmiando più di 50 milioni di euro è la ristrutturazione immediata dell'esistente impianto di separazione del rifiuto secco chiamato AKRON, ammodernamento peraltro previsto al punto 2.3.2.6 della sezione "rifiuti urbani" del Piano provinciale dei rifiuti. Anche nei preliminari del Piano provinciale dei rifiuti, che alleghiamo al presente comunicato, era previsto questo impianto. Senza contare che la Regione Emilia Romagna nelle osservazioni al Piano dei rifiuti aveva chiesto alla nostra Provincia di inserire un impianto di separazione del secco da 130.000 tonnellate.(vedi punto 2.16 dell'allegata delibera) Se questa prescrizione della Regione, finalizzata alla separazione dei materiali da avviare al riciclaggio fosse stata accolta, ora sarebbe di gran lunga inferiore il flusso inquinante dei numerosi camion che portano i nostri rifiuti in discarica a Sogliano. Noi stessi, a ragion veduta, in occasione della presentazione dei PTCP a Misano, avevamo chiesto al Presidente Fabbri di predisporre un impianto di separazione del secco prima di far abbattere le due linee dell'inceneritore più vecchie, ma la nostra richiesta non è stata presa in considerazione. E adesso mentre il consigliere provinciale Lino Gobbi vuol farci credere senza motivo che dobbiamo aspettare il dopo elezioni per ottenere ciò che un'amministrazione provinciale attenta all'ambiente avrebbe dovuto mettere al primo posto, noi sappiamo che Hera ha già messo a disposizione la sua parte di contributo per l'ammodernamento di AKRON. Manca solo quelli dei comuni. Il consigliere Gobbi si è forse dimenticato che abbiamo illustrato alla quinta commissione della Provincia da lui presieduta le tecnologie alternative all'incenerimento(TMB) prima che fosse stato votato il Piano dei rifiuti?
Non permetteremo a nessun partito di strumentalizzare per propaganda elettorale le proposte se prima non ci sarà garantito che la nuova linea dell'inceneritore non sarà costruita.
Comitato Riccione per l'energia pulita, Grillipensanti Rimini, Laboratorio sociale Paz,Associazione Rifiuti Zero
giovedì 9 ottobre 2008
Raibano:il trattamento a freddo piace al PD
"IL TMB potrebbe trovare spazio ad Akron ma non sostituirà il quarto forno"
Perchè?
In un ciclo TMB l'unica materia di scarto sono i RIFIUTI SPECIALI:Rifiuti animali e relative lettiere, Oli minerali,Bagni di fissaggio e di sviluppo esausti(ad esempio i reflui provenienti dalle sviluppatrici delle lastre radiografiche),Farmaci scaduti,Rifiuti ospedalieri e assimilabili,rifiuti radioattivi decaduti.
Secondo l'assessore regionale all'ambiente Zanichelli Hera ne ha previsto un'incremento di produzione e quindi di smaltimento nei prossimi anni
Qualcuno ci spieghi come sarà possibile.
Aumenteranno gli ospedali in provincia?gli ipocondriaci?le fritture? o magari(fantapolitica) si da una mano a smaltire anche la monnezza speciale di chi ha bisogno fuori provincia?
E' ora di chiedere risposte a chi voteremo o non voteremo,qua c'è poco da scherzare
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No inceneritore Raibano
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