Secondo i dati ufficiali (vedi tabella) della Convenzione quadro del' ONU sui cambiamenti climatici, gli inceneritori emettono, a parità di energia prodotta, più anidride carbonica rispetto alla media delle altre fonti energetiche .
Questo significa che gli incentivi destinati in teoria alle fonti rinnovabili - che hanno emissioni nulle di CO2 – contribuiscono, in realtà, ad aumentare le emissioni, allontanandoci dal rispetto delle scadenze e degli impegni previsti dal Protocollo di Kyoto.
venerdì 29 agosto 2008
Non chiamiamoli più "rifiuti",ma "materiali post-consumo"
La plastica, il vetro, la carta, l'organico, il legno, l' alluminio, i metalli vari estratti da frigoriferi, televisori e computer anche dopo essere stati usati continuano ad essere materia utile e prezioso che può essere riciclato. Si può gestire in modo sostenibile il ciclo dei rifiuti risparmiando quattro volte più energia di quella prodotta con l'incenerimento se i materiali post-consumo tornano ad avere vita: la plastica riciclata serve per produrre felpe in pile, arredo urbano, tubi idraulici, interni di automobili, oggetti vari per la casa; il vetro è riutilizzato al 100% con un risparmio di energia del 25-30% per produrre bottiglie (in Italia il 60 % è fatto con vetro riciclato) e per l’industria ceramica; biciclette, cerchioni per auto, caffettiere e altri prodotti fatti con l'alluminio riciclato producono un risparmio di energia del 95% rispetto all'uso dell' alluminio estratto dalla bauxite; gli scarti di cucina (materiale organico) sono ottimi per produrre il compost, indispensabile per i nostri terreni esausti; la carta ridiventa il giornale quotidiano o libri o cartone per imballaggi; il legno è trasformato in mobili, tavoli ed altre suppellettili che gli enti pubblici devono acquistare per legge ad nella misura del 30% (acquisti verdi). Infine la chiusura definitiva del ciclo può avvenire con moderni sistemi di separazione a freddo (TMB) che recuperano materiale a valle della raccolta differenziata, e non con gli inceneritori che trasformano l' inquinamento solido in inquinamento aeriforme. E, per di più, il 30 % di quello che si brucia diventa cenere tossica che deve essere smaltita in discariche speciali.
Per l’ autunno 2008 l' Unione Europea ha lanciato la prima edizione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Ogni governo locale dovrà impegnarsi in una campagna per la riduzione della produzione di 100 kg di rifiuti all'anno per ciascun abitante. Come fare? I detersivi alla spina, l'utilizzo dell’acqua del rubinetto, di borse di tela per la spesa, degli imballaggi a rendere, sono azioni che comportano un risparmio sino a 100 kg. Senza contare che chi può fare il compostaggio domestico riduce la produzione di rifiuto indifferenziato di circa 40 kg per abitante all'anno. Dunque non è un'utopia raggiungere l’obiettivo rifiuti zero. L’Europa ci sta chiedendo di andare in questa direzione. Ma occorre che i nostri politici facciano scelte chiare e decise per attuare queste buone pratiche. Non dimentichiamo che oggi in Italia, come in Germania il business del riciclo eco-efficiente presenta un fatturato di 38 miliardi di euro ed è in crescita dell’8%. Diciamo no a chi vuole sciupare queste risorse con l'incenerimento.
Comitato Riccione per l'energia pulita Grillipensanti Rimini Associazione Rifiuti Zero Laboratorio sociale Paz
Per l’ autunno 2008 l' Unione Europea ha lanciato la prima edizione della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti. Ogni governo locale dovrà impegnarsi in una campagna per la riduzione della produzione di 100 kg di rifiuti all'anno per ciascun abitante. Come fare? I detersivi alla spina, l'utilizzo dell’acqua del rubinetto, di borse di tela per la spesa, degli imballaggi a rendere, sono azioni che comportano un risparmio sino a 100 kg. Senza contare che chi può fare il compostaggio domestico riduce la produzione di rifiuto indifferenziato di circa 40 kg per abitante all'anno. Dunque non è un'utopia raggiungere l’obiettivo rifiuti zero. L’Europa ci sta chiedendo di andare in questa direzione. Ma occorre che i nostri politici facciano scelte chiare e decise per attuare queste buone pratiche. Non dimentichiamo che oggi in Italia, come in Germania il business del riciclo eco-efficiente presenta un fatturato di 38 miliardi di euro ed è in crescita dell’8%. Diciamo no a chi vuole sciupare queste risorse con l'incenerimento.
Comitato Riccione per l'energia pulita Grillipensanti Rimini Associazione Rifiuti Zero Laboratorio sociale Paz
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martedì 26 agosto 2008
I Comitati presentano il progetto alternativo all'inceneritore-Martedì 29 luglio 2008
Martedì 29 luglio 2008 17:03 Rimini - I Comitati presentano il progetto alternativo all’inceneritore
Global Project Rimini
Il Comitato Riccione per l’energia pulita, i Grillipensanti, il Laboratorio sociale Paz e l’Associazione Rifiuti Zero hanno in una conferenza stampa presentato il progetto per la separazione dei rifiuti a freddo alternativo alla nuova linea dell’inceneritore.
Gli inceneritori sono infatti impianti particolarmente costosi per i contribuenti italiani ma redditizi per costruttori e gestori (Hera spa) i quali, oltre alla tassa per lo smaltimento dei "rifiuti", percepiscono delle sovvenzioni pubbliche elargite dallo Stato grazie a un trucco (già condannato dalle autorità europee) che assimila i "rifiuti" alle fonti di energia rinnovabile.Il business dell’incenerimento è tuttora sostenuto con sovvenzioni pubbliche per la parte biodegradabile, sovvenzioni che di fatto incentivano l’incenerimento della frazione con maggior potere calorico come carta e legno, ostacolando il loro recupero e disincentivando la raccolta differenziata.
Gli inceneritori non sono una seria alternativa alla discarica perché a loro volta richiedono la creazione di discariche speciali per lo stoccaggio delle ceneri tossiche prodotte in quantità superiore (30%) a quanto risulterebbe da smaltire dopo la raccolta differenziata fatta con il metodo porta a porta e il trattamento meccanico-biologico (TMB) che separa il residuo indifferenziato.
In attesa dell’AIA, il documento che dovrebbe dare il via alla costruzione della 4 linea dell’inceneritore della Provincia di Rimini, e al moto che fra poco si attiverà in vista della campagna elettorale del 2009 con il voto per eleggere il nuovo consiglio provinciale, i Comitati hanno rilanciato su svariate iniziative pubbliche che hanno alcuni obiettivi principali:
- bloccare la quarta linea
- rifare e modificare l’intero piano rifiuti provinciale
- raccogliere fondi per il ricorso al Tar, dopo l’approvazione dell’Aia
- realizzazone di un blog con tutto il materiale raccolto in questi anni e come piattaforma di condivisione e costruzione di alternative.
Intervento Prof. Margherita Bologna
Interventi di Sergio,Manila ed Ivan
Grafico progetto separazione rifiuti
Progetto impianti separazione a freddo
Le alternative ci sono,le ragioni del no
Global Project Rimini
Il Comitato Riccione per l’energia pulita, i Grillipensanti, il Laboratorio sociale Paz e l’Associazione Rifiuti Zero hanno in una conferenza stampa presentato il progetto per la separazione dei rifiuti a freddo alternativo alla nuova linea dell’inceneritore.
Gli inceneritori sono infatti impianti particolarmente costosi per i contribuenti italiani ma redditizi per costruttori e gestori (Hera spa) i quali, oltre alla tassa per lo smaltimento dei "rifiuti", percepiscono delle sovvenzioni pubbliche elargite dallo Stato grazie a un trucco (già condannato dalle autorità europee) che assimila i "rifiuti" alle fonti di energia rinnovabile.Il business dell’incenerimento è tuttora sostenuto con sovvenzioni pubbliche per la parte biodegradabile, sovvenzioni che di fatto incentivano l’incenerimento della frazione con maggior potere calorico come carta e legno, ostacolando il loro recupero e disincentivando la raccolta differenziata.
Gli inceneritori non sono una seria alternativa alla discarica perché a loro volta richiedono la creazione di discariche speciali per lo stoccaggio delle ceneri tossiche prodotte in quantità superiore (30%) a quanto risulterebbe da smaltire dopo la raccolta differenziata fatta con il metodo porta a porta e il trattamento meccanico-biologico (TMB) che separa il residuo indifferenziato.
In attesa dell’AIA, il documento che dovrebbe dare il via alla costruzione della 4 linea dell’inceneritore della Provincia di Rimini, e al moto che fra poco si attiverà in vista della campagna elettorale del 2009 con il voto per eleggere il nuovo consiglio provinciale, i Comitati hanno rilanciato su svariate iniziative pubbliche che hanno alcuni obiettivi principali:
- bloccare la quarta linea
- rifare e modificare l’intero piano rifiuti provinciale
- raccogliere fondi per il ricorso al Tar, dopo l’approvazione dell’Aia
- realizzazone di un blog con tutto il materiale raccolto in questi anni e come piattaforma di condivisione e costruzione di alternative.
Intervento Prof. Margherita Bologna
Interventi di Sergio,Manila ed Ivan
Grafico progetto separazione rifiuti
Progetto impianti separazione a freddo
Le alternative ci sono,le ragioni del no
Presidio pubblico davanti all’inceneritore di Raibano - Domenica 17 febbraio 2008
All’assemblea pubblica del 30 gennaio, è stato lanciato un presidio pubblico davanti all’inceneritore di Raibano. I Comitati territoriali in difesa dell’Ambiente (Laboratorio Paz,Associazione Rifiuti Zero,Comitato "Riccione per l'energia pulita" e Beppe Grillo Meetup)sono riusciti a radunare,in una freddissima domenica di Febbraio,quasi trecento manifestanti.
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Articolo da IL RESTO DEL CARLINO
Articolo dal CORRIERE ROMAGNA
IL DECALOGO RIFIUTI
IL Dottor Montanari alla manifestazione
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Articolo da IL RESTO DEL CARLINO
Articolo dal CORRIERE ROMAGNA
IL DECALOGO RIFIUTI
IL Dottor Montanari alla manifestazione
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No inceneritore Raibano
Incontro pubblico con esperti - Venerdì 8 febbraio 2008
Riccione: Gli effetti degli inceneritori... Incontro pubblico
Incontro pubblico con esperti
Venerdì 8 febbraio 2008
Non è vero che gli inceneritori sono l’unica soluzione per gestire i rifiuti. Sono solo la tecnica di smaltimento più pericolosa per la nostra salute.
Venerdi 8 Febbraio Ore 20,30
Palazzo Del Turismo - Riccione
Interventi:
- Prof. Federico Valerio
Direttore Dipartimento di Chimica Ambientale dell’Istituto Tumori di Genova
- Dott. Geo Agostini
Presidente Ordine dei medici della Provincia di Rimini
Nuove tecnologie per gestire i rifiuti
LE ALTERNATIVE SOSTENIBILI? ESISTONO E LE VOGLIAMO!
Promuovono e organizzano:
- Comitato Riccione per l’energia pulita
- Coordinamento dei Comitati
(Laboratorio sociale Paz, Associazione Rifiuti Zero, Meetup Rimini)
ARTICOLO CORRIERE ROMAGNA
Incontro pubblico con esperti
Venerdì 8 febbraio 2008
Non è vero che gli inceneritori sono l’unica soluzione per gestire i rifiuti. Sono solo la tecnica di smaltimento più pericolosa per la nostra salute.
Venerdi 8 Febbraio Ore 20,30
Palazzo Del Turismo - Riccione
Interventi:
- Prof. Federico Valerio
Direttore Dipartimento di Chimica Ambientale dell’Istituto Tumori di Genova
- Dott. Geo Agostini
Presidente Ordine dei medici della Provincia di Rimini
Nuove tecnologie per gestire i rifiuti
LE ALTERNATIVE SOSTENIBILI? ESISTONO E LE VOGLIAMO!
Promuovono e organizzano:
- Comitato Riccione per l’energia pulita
- Coordinamento dei Comitati
(Laboratorio sociale Paz, Associazione Rifiuti Zero, Meetup Rimini)
ARTICOLO CORRIERE ROMAGNA
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No inceneritore Raibano
Report assemblea pubblica su salute e ambiente - Mercoledì 30 gennaio 2008
Mercoledì 30 gennaio 2008, una sala gremita di persone ha ascoltato il racconto delle lotte campane sul tema dei rifiuti, lotte che hanno evidenziato come a fronte del business sui rifiuti e dell’indifferenza di chi governa e amministra le nostre città, sia necessario costituire comitati e forme di autoorganizzazione altre e radicali.
Dall’assemblea diversi interventi hanno sottolineato la necessità di eccedere il piano esclusivamente legale come la raccolta di firme o i ricorsi al Tar, che seppur importanti, devono collegarsi con delle insorgenze spontanee e moltitudinarie a difesa della salute e dell’ambiente.
Alcune realtà come il Laboratorio Paz, il Lab. delle nuove resistenze e l’ass. Sinistra Critica e Rifiuti zero hanno lanciato un momento di lotta per domenica 17 febbraio, dove dal primo pomeriggio si realizzerà un primo presidio nei pressi dell’inceneritore situato a Raibano, una piccola frazione della Provincia di Rimini.
Questa iniziativa sarà preceduta venerdì 8 febbraio da un’incontro presso il palazzo del Turismo di Riccione con il Prof. Federico Valerio (Direttore Dipartimento di Chimica Ambientale dell’Istituto Tumori di Genova) e il Dott. Geo Agostini (Pres. Ordine dei medici della Provincia di Rimini). Come dire oltre alle proteste e neccessario continuare l’informazione e l’autoformazione.
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Intervento di Antonio parte 1
Intervento di Antonio parte 2
Intervento di Antonio parte 3
Dall’assemblea diversi interventi hanno sottolineato la necessità di eccedere il piano esclusivamente legale come la raccolta di firme o i ricorsi al Tar, che seppur importanti, devono collegarsi con delle insorgenze spontanee e moltitudinarie a difesa della salute e dell’ambiente.
Alcune realtà come il Laboratorio Paz, il Lab. delle nuove resistenze e l’ass. Sinistra Critica e Rifiuti zero hanno lanciato un momento di lotta per domenica 17 febbraio, dove dal primo pomeriggio si realizzerà un primo presidio nei pressi dell’inceneritore situato a Raibano, una piccola frazione della Provincia di Rimini.
Questa iniziativa sarà preceduta venerdì 8 febbraio da un’incontro presso il palazzo del Turismo di Riccione con il Prof. Federico Valerio (Direttore Dipartimento di Chimica Ambientale dell’Istituto Tumori di Genova) e il Dott. Geo Agostini (Pres. Ordine dei medici della Provincia di Rimini). Come dire oltre alle proteste e neccessario continuare l’informazione e l’autoformazione.
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Intervento di Antonio parte 1
Intervento di Antonio parte 2
Intervento di Antonio parte 3
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No inceneritore Raibano
Paul Connett al Laboratorio Sociale Paz -Martedi 29 maggio 2007
Incontro con il Prof. Connett, teorico della strategia Rifiuti zero, alla scadenza importante del No Bush day, perchè crediamo, ora più che mai, che la guerra globale e permanente, si manifesti, ovunque, attraverso i suoi dispositivi ordinativi e di controllo. Che siano il business dei rifiuti e delle discariche, o i patti per la sicurezza contro il degrato o l’immigrazione, che siano i morti e i bombardamneti. Si è parlato di questo e di molto altro con il Prof. Paul Connett, e con lui, le persone che nel nostro territorio rifiutano quelle logiche di guerra e di sfruttamento che stanno portando alla distruzione non solo delle nostre città, ma dell’intero Pianeta terra.
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No inceneritore Raibano
Salute in pericolo per l’inquinamento prodotto dagli inceneritori-Mercoledì 21 febbraio 2007
Martedì 20 febbraio si è svolta ,con successo,la conferenza del prof.Paul Connett sulla gestione dei rifiuti.
L’iniziativa ,presso il palazzo del turismo di Riccione,è stata promossa dall’Associazione “Rifiuti zero” e dal “forum Ambiente” della provincia di Rimini,in collaborazione con Volontarimini.
La relazione del prof. Connett ha messo chiaramente in evidenza che su tre tonnellate di rifiuti bruciati si produce una tonnellata di cenere.Ma più preoccupante sono le polveri sottili,soprattutto le nano particelle, che non riescono ad essere trattenute dai filtri degli inceneritori.Queste polveri sono molto nocive e possono essere trasportate, dall’aria,a grandi distanze,con effetti nocivi anche in zone molto lontane dall’inceneritore.Questo vuol dire che il danno per la salute interessa tutti e non solo quelli che vivono vicino agli inceneritori.
Il prof. Connet ha illustrato le caratteristiche del grave danno alla salute:le polveri sottili si accumulano nelle parti grasse del corpo delle persone e in caso di gravidanza si trasferiscono sui nascituri e successivamente anche attraverso l’allattamento materno.Una analisi scientifica per alcuni aspetti sconvolgente dimostra che le nano particelle si inseriscono in tutte le parti del corpo,anche nel cervello,attraverso il sangue.
La proposta del prof.Connett prevede l’obbiettivo che entro il 2020 bisogna realizzare la raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta”;questa scelta consentirebbe di non costruire inceneritori e ridurre l’uso delle discariche,con un grosso risparmio economico e il conseguente sviluppo occupazionale. Sono stati illustrati i risultati raggiunti, con la raccolta differenziata “porta a porta” in tutto il mondo compreso l’Italia,dove numerosi Comuni hanno raggiunto obbiettivi fra il 50 e il 75 % di raccolta differenziata.
Il prof. ha sostenuto,con forza,la esigenza che le Imprese producano prodotti ecosostenibili,che le Università si impegnino nella ricerca per ricercare soluzioni per i rifiuti difficilmente riciclabili e che i cittadini debbono sostenere queste scelte con un consumo consapevole e comportamenti coerenti.Un impegno particolare deve essere dedicato alla affermazione culturale ed alla sensibilizzazione dei cittadini.
Le domande che hanno posto alcuni cittadini riguardavano la situazione riminese,in grave ritardo sugli obbiettivi di raccolta differenziata,sulla responsabilità dell’azienda Hera,sulla insensibilità degli Amministratori degli Enti locali che hanno approvato la costruzione del nuovo inceneritore.
VIDEO DELL'EVENTO
Intervento di Manila del Laboratorio PAZ
L’iniziativa ,presso il palazzo del turismo di Riccione,è stata promossa dall’Associazione “Rifiuti zero” e dal “forum Ambiente” della provincia di Rimini,in collaborazione con Volontarimini.
La relazione del prof. Connett ha messo chiaramente in evidenza che su tre tonnellate di rifiuti bruciati si produce una tonnellata di cenere.Ma più preoccupante sono le polveri sottili,soprattutto le nano particelle, che non riescono ad essere trattenute dai filtri degli inceneritori.Queste polveri sono molto nocive e possono essere trasportate, dall’aria,a grandi distanze,con effetti nocivi anche in zone molto lontane dall’inceneritore.Questo vuol dire che il danno per la salute interessa tutti e non solo quelli che vivono vicino agli inceneritori.
Il prof. Connet ha illustrato le caratteristiche del grave danno alla salute:le polveri sottili si accumulano nelle parti grasse del corpo delle persone e in caso di gravidanza si trasferiscono sui nascituri e successivamente anche attraverso l’allattamento materno.Una analisi scientifica per alcuni aspetti sconvolgente dimostra che le nano particelle si inseriscono in tutte le parti del corpo,anche nel cervello,attraverso il sangue.
La proposta del prof.Connett prevede l’obbiettivo che entro il 2020 bisogna realizzare la raccolta differenziata dei rifiuti “porta a porta”;questa scelta consentirebbe di non costruire inceneritori e ridurre l’uso delle discariche,con un grosso risparmio economico e il conseguente sviluppo occupazionale. Sono stati illustrati i risultati raggiunti, con la raccolta differenziata “porta a porta” in tutto il mondo compreso l’Italia,dove numerosi Comuni hanno raggiunto obbiettivi fra il 50 e il 75 % di raccolta differenziata.
Il prof. ha sostenuto,con forza,la esigenza che le Imprese producano prodotti ecosostenibili,che le Università si impegnino nella ricerca per ricercare soluzioni per i rifiuti difficilmente riciclabili e che i cittadini debbono sostenere queste scelte con un consumo consapevole e comportamenti coerenti.Un impegno particolare deve essere dedicato alla affermazione culturale ed alla sensibilizzazione dei cittadini.
Le domande che hanno posto alcuni cittadini riguardavano la situazione riminese,in grave ritardo sugli obbiettivi di raccolta differenziata,sulla responsabilità dell’azienda Hera,sulla insensibilità degli Amministratori degli Enti locali che hanno approvato la costruzione del nuovo inceneritore.
VIDEO DELL'EVENTO
Intervento di Manila del Laboratorio PAZ
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No inceneritore Raibano
Date retta... il Piano Provinciale Gestione Rifiuti non sa da fare! Martedì 19 settembre 2006
Il Coordinamento Comitati Rifiuti Zero
Ricorda
che in ossequio all’art. 49 dello statuto della provincia, il 4 settembre 2006 sono state presentate 5428 firme e il 12 settembre 2006 altre 1050 per un totale di 6478 firme di cittadini, accompagnanti una Proposta Popolare che chiede al Consiglio Provinciale, di recepire concretamente ed immediatamente la direttiva UE n. 2006/12/CE e le linee strategiche Rifiuti Zero nella predisposizione ed attuazione del Piano Provinciale Gestione Rifiuti, con la bocciatura di qualsiasi ipotesi di ampliamento o ristrutturazione delle attuali 3 linee di incenerimento site in Coriano che debbono essere chiuse entro e non oltre 5 anni, in quanto tossiche per la salute e l’ambiente, facendo ricorso alle esistenti e disponibili migliori tecnologie alternative all’incenerimento per la gestione della quota residua di rifiuti non gestibile attraverso il processo di raccolta differenziata spinta porta a porta e delle conseguenti operazioni di rivendita a fini di riuso e riciclo;
Esprime
forte preoccupazione per la possibilità di approvare il Piano Provinciale Gestione Rifiuti prima della discussione della Proposta Popolare sull’argomento, come indicato dal Presidente della Provincia di Rimini Nando Fabbri ai portavoce del Comitato Rifiuti Zero nel corso di un recente incontro in Provincia. L’indicazione del Presidente Fabbri di “rinviare la discussione sulla Proposta Popolare al mese di novembre, ad avvenuta approvazione dell’attuale PPGR” e di considerarsi “l’unico soggetto legittimato a rappresentare la volontà dei cittadini”, in quanto “vincitore di ben sei campagne elettorali” e con “i voti necessari per approvare l’attuale PPGR anche senza la sua maggioranza” rappresenterebbe una violazione delle regole che prevedono la partecipazione popolare alla vita delle istituzioni provinciali e una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che in tal senso si sono attivati facendosi promotori della Proposta Popolare ;
Invita
tutti gli abitanti della provincia a collaborare con il Comitato per autofinanziare il pubblico convegno su ” Raccolta differenziata e inceneritori: esperienze a confronto. Impatti sull’ambiente, sulla salute e sull’economia ” che avrà luogo il 20 ottobre 2006 a Rimini e al quale parteciperanno esperti e studiosi di livello internazionale. Al convegno sono sin da ora invitati tutti i Consiglieri Provinciali (che dovranno esprimersi sul Piano Provinciale Rifiuti) e tutti i Sindaci e Assessori all’Ambiente dei Comuni della Provincia di Rimini, oltre che tutti i cittadini interessati a documentarsi sull’argomento. Il Coordinamento ha deciso di organizzare da solo questo convegno, visto che nessun rappresentante delle istituzioni ha risposto alla richiesta di aiuto per realizzarlo prima dell’approvazione del PPGR , formalizzata il 9 agosto 2006 , con protocollo 39753 e indirizzata:
al presidente della provincia, Ferdinando Fabbri; ad agenda 21, UOA sviluppo sostenibile; all’assessore all’ambiente, Cesarino Romani; ai componenti della commissione provinciale sull’ambiente; ai capogruppo delle forze politiche del consiglio provinciale;
Sollecita quindi
gli eletti in seno ai Consigli Comunali e al Consiglio Provinciale, i Sindaci e gli Assessori all’Ambiente dei Comuni della Provincia di Rimini ad attivarsi per far rispettare la volontà dei cittadini firmatari la Proposta Popolare, che chiedono
- che il Piano Provinciale Gestione Rifiuti sia deliberato in Consiglio Provinciale tenendo conto delle informazioni emerse dal citato Convegno del 20 ottobre e successivamente alla discussione della Proposta Popolare sull’argomento;
- che la Proposta Popolare sia discussa in un Consiglio Provinciale cui possano partecipare e relazionare con un congruo tempo a disposizione, 3 rappresentanti del Coordinamento e che la riunione sia programmata in orario serale per facilitare la pubblica audizione da parte dei cittadini.
Rimini 19 settembre 2006
Comitati Rifiuti Zero provincia di Rimini
Ricorda
che in ossequio all’art. 49 dello statuto della provincia, il 4 settembre 2006 sono state presentate 5428 firme e il 12 settembre 2006 altre 1050 per un totale di 6478 firme di cittadini, accompagnanti una Proposta Popolare che chiede al Consiglio Provinciale, di recepire concretamente ed immediatamente la direttiva UE n. 2006/12/CE e le linee strategiche Rifiuti Zero nella predisposizione ed attuazione del Piano Provinciale Gestione Rifiuti, con la bocciatura di qualsiasi ipotesi di ampliamento o ristrutturazione delle attuali 3 linee di incenerimento site in Coriano che debbono essere chiuse entro e non oltre 5 anni, in quanto tossiche per la salute e l’ambiente, facendo ricorso alle esistenti e disponibili migliori tecnologie alternative all’incenerimento per la gestione della quota residua di rifiuti non gestibile attraverso il processo di raccolta differenziata spinta porta a porta e delle conseguenti operazioni di rivendita a fini di riuso e riciclo;
Esprime
forte preoccupazione per la possibilità di approvare il Piano Provinciale Gestione Rifiuti prima della discussione della Proposta Popolare sull’argomento, come indicato dal Presidente della Provincia di Rimini Nando Fabbri ai portavoce del Comitato Rifiuti Zero nel corso di un recente incontro in Provincia. L’indicazione del Presidente Fabbri di “rinviare la discussione sulla Proposta Popolare al mese di novembre, ad avvenuta approvazione dell’attuale PPGR” e di considerarsi “l’unico soggetto legittimato a rappresentare la volontà dei cittadini”, in quanto “vincitore di ben sei campagne elettorali” e con “i voti necessari per approvare l’attuale PPGR anche senza la sua maggioranza” rappresenterebbe una violazione delle regole che prevedono la partecipazione popolare alla vita delle istituzioni provinciali e una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che in tal senso si sono attivati facendosi promotori della Proposta Popolare ;
Invita
tutti gli abitanti della provincia a collaborare con il Comitato per autofinanziare il pubblico convegno su ” Raccolta differenziata e inceneritori: esperienze a confronto. Impatti sull’ambiente, sulla salute e sull’economia ” che avrà luogo il 20 ottobre 2006 a Rimini e al quale parteciperanno esperti e studiosi di livello internazionale. Al convegno sono sin da ora invitati tutti i Consiglieri Provinciali (che dovranno esprimersi sul Piano Provinciale Rifiuti) e tutti i Sindaci e Assessori all’Ambiente dei Comuni della Provincia di Rimini, oltre che tutti i cittadini interessati a documentarsi sull’argomento. Il Coordinamento ha deciso di organizzare da solo questo convegno, visto che nessun rappresentante delle istituzioni ha risposto alla richiesta di aiuto per realizzarlo prima dell’approvazione del PPGR , formalizzata il 9 agosto 2006 , con protocollo 39753 e indirizzata:
al presidente della provincia, Ferdinando Fabbri; ad agenda 21, UOA sviluppo sostenibile; all’assessore all’ambiente, Cesarino Romani; ai componenti della commissione provinciale sull’ambiente; ai capogruppo delle forze politiche del consiglio provinciale;
Sollecita quindi
gli eletti in seno ai Consigli Comunali e al Consiglio Provinciale, i Sindaci e gli Assessori all’Ambiente dei Comuni della Provincia di Rimini ad attivarsi per far rispettare la volontà dei cittadini firmatari la Proposta Popolare, che chiedono
- che il Piano Provinciale Gestione Rifiuti sia deliberato in Consiglio Provinciale tenendo conto delle informazioni emerse dal citato Convegno del 20 ottobre e successivamente alla discussione della Proposta Popolare sull’argomento;
- che la Proposta Popolare sia discussa in un Consiglio Provinciale cui possano partecipare e relazionare con un congruo tempo a disposizione, 3 rappresentanti del Coordinamento e che la riunione sia programmata in orario serale per facilitare la pubblica audizione da parte dei cittadini.
Rimini 19 settembre 2006
Comitati Rifiuti Zero provincia di Rimini
Report sulle iniziative contro l’inceneritore - Giovedì 22 giugno 2006
Si è tenuta ieri sera l’assemblea "Per non morire a norma di legge", organizzata dal coordinamento dei comitati contro l’ampliamento dell’inceneritore presente nella Provincia di Rimini. L’assemblea ha delineato due aspetti che caratterizzano il coordinamento nato per impedire la realizzazione della 4° linea dell’inceneritore:
- il metodo basato sull’assemblearità e la condivisione
- la positività espressa in una contrarietà definita costruttiva, ovverro sia, capace di produrre conflittualità e radicalità attraverso la condivisione. E’ stata lanciata, inoltre, pubblicamente una scadenza molto importante per il coordinamento, il presidio pubblico del 30 giugno "Non sudditi ma cittadini".
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ASCOLTA L'AUDIO DI IVAN (GRILLI PENSANTI)
- il metodo basato sull’assemblearità e la condivisione
- la positività espressa in una contrarietà definita costruttiva, ovverro sia, capace di produrre conflittualità e radicalità attraverso la condivisione. E’ stata lanciata, inoltre, pubblicamente una scadenza molto importante per il coordinamento, il presidio pubblico del 30 giugno "Non sudditi ma cittadini".
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ASCOLTA L'AUDIO DI IVAN (GRILLI PENSANTI)
Rimini - Ma quale inceneritore... Giovedì 25 maggio 2006 20:57
Si è tenuto oggi un primo step, all’interno della Commissione Ambiente della Provincia di Rimini, inerente l’allargamento dell’inceneritore provinciale (situato presso la zona di Rimini Sud), voluto con forza da Hera Spa, una delle più grandi local utility europee.
I lavori della commissione sono stati preceduti da alcuni interventi di "esperti" esterni, fra cui i responsabili dell’Arpa riminese (favorevoli alla realizzazione), dell’Asl locale e il contributo del Dott. Montanari - Centro Studi Nanodiagnostics, da anni attivo nella lotta contro queste centrali di sostanze tossiche e patogeniche.
Diversi attivisti dei comitati e del Lab. Paz, che da tempo esprimono contrarietà alla realizzazione della 4°linea dell’inceneritore, hanno presidiato e partecipato al dibattito, con una presenza "educata" ma efficace (volantini, magliette ecc...). La battaglia è appena iniziata....
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I lavori della commissione sono stati preceduti da alcuni interventi di "esperti" esterni, fra cui i responsabili dell’Arpa riminese (favorevoli alla realizzazione), dell’Asl locale e il contributo del Dott. Montanari - Centro Studi Nanodiagnostics, da anni attivo nella lotta contro queste centrali di sostanze tossiche e patogeniche.
Diversi attivisti dei comitati e del Lab. Paz, che da tempo esprimono contrarietà alla realizzazione della 4°linea dell’inceneritore, hanno presidiato e partecipato al dibattito, con una presenza "educata" ma efficace (volantini, magliette ecc...). La battaglia è appena iniziata....
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Assemblea sull’inceneritore Giovedì 16 febbraio 2006
Si è tenuta mercoledì 15 febbraio, una partecipata assemblea sul tema dell’inceneritore, diversi gli argomenti trattati, dalla nocività delle sostanze prodotte (nanoparticelle, particolato), al tema della partecipazione come elemento fondamentale per lanciare una compagna contro la realizzazione della quarta linea dell’inceneritore. Diverse organizzazioni (tra cui il Lab. P.A.z.), associazioni, singoli cittadini sono intervenuti con riflessioni e spunti, che tracciano linee e percorsi tutti in divenire.
Per info sulle prossime mobilitazioni e iniziative legate a questa tematica potete scrivere a: noinceneritoreraibano@gmail.com
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Per info sulle prossime mobilitazioni e iniziative legate a questa tematica potete scrivere a: noinceneritoreraibano@gmail.com
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No inceneritore Raibano
Inceneritore: nanopatologie e abusi di potere
Inceneritore: nanopatologie e abusi di potere
interviste e documenti di approfondimento
Global Project Rimini - Martedì 14 febbraio 2006
Nel corso di questi ultimi mesi, si è animato un dibattito a livello territoriale sulla questione dell’inceneritore di Coriano, un Comune della Provincia di Rimini. E’ in via di realizzazione un progetto, promosso da Hera S.p.a, per la sua ristrutturazione che prevede la realizzazione di un quarto forno, più specificatamente di un termovalorizzatore. Quest’ultimo rispetto ai precedenti inceneritori è più nocivo per l’ambiente e la salute, poiché produce una quantità notevole di nanoparticelle e tossine che si disperdono nell’aria. Abbiamo approfondito l’argomento con Alex di Greenpeace.
INTERVISTA AD ALEX(GREENPEACE)
Le amministrazioni locali, socie fondatori di Hera S.p.a., hanno appoggiato la linea dell’azienda, sostenendo che il nuovo impianto è necessario per soddisfare lo smaltimento dei rifiuti della provincia riminese, quando invece, attualmente il "vecchio" inceneritore smaltisce già grosse quantità di materiali provenienti anche da altri territori. La realizzazione del nuovo termovalorizzatore comporterebbe dei grossi guadagni per la società Hera S.p.a., società nata da un’ingente operazione di integrazione realizzata nel settore delle local utility. Hera è nata, infatti, dall’unione di dodici imprese del settore, presenti in ben 6 province emilano-romagnole. Tuttavia alcuni amministratori hanno dissentito da questa linea, e dall’ennesima prevaricazione di chi governa questi territori senza coinvolgere i cittadini che li abitano. Ne abbiamo parlato con l’Assessore all’Ambiente e alla Partecipazione del Comune di Riccione, Mario Galasso (Verdi).
INTERVISTA ALL'ASSESSORE ALL'AMBIENTE DI RICCIONE GALASSO
interviste e documenti di approfondimento
Global Project Rimini - Martedì 14 febbraio 2006
Nel corso di questi ultimi mesi, si è animato un dibattito a livello territoriale sulla questione dell’inceneritore di Coriano, un Comune della Provincia di Rimini. E’ in via di realizzazione un progetto, promosso da Hera S.p.a, per la sua ristrutturazione che prevede la realizzazione di un quarto forno, più specificatamente di un termovalorizzatore. Quest’ultimo rispetto ai precedenti inceneritori è più nocivo per l’ambiente e la salute, poiché produce una quantità notevole di nanoparticelle e tossine che si disperdono nell’aria. Abbiamo approfondito l’argomento con Alex di Greenpeace.
INTERVISTA AD ALEX(GREENPEACE)
Le amministrazioni locali, socie fondatori di Hera S.p.a., hanno appoggiato la linea dell’azienda, sostenendo che il nuovo impianto è necessario per soddisfare lo smaltimento dei rifiuti della provincia riminese, quando invece, attualmente il "vecchio" inceneritore smaltisce già grosse quantità di materiali provenienti anche da altri territori. La realizzazione del nuovo termovalorizzatore comporterebbe dei grossi guadagni per la società Hera S.p.a., società nata da un’ingente operazione di integrazione realizzata nel settore delle local utility. Hera è nata, infatti, dall’unione di dodici imprese del settore, presenti in ben 6 province emilano-romagnole. Tuttavia alcuni amministratori hanno dissentito da questa linea, e dall’ennesima prevaricazione di chi governa questi territori senza coinvolgere i cittadini che li abitano. Ne abbiamo parlato con l’Assessore all’Ambiente e alla Partecipazione del Comune di Riccione, Mario Galasso (Verdi).
INTERVISTA ALL'ASSESSORE ALL'AMBIENTE DI RICCIONE GALASSO
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